RAEE Cresce la raccolta ma servono infrastrutture e comunicazione
Nel 2016 si è registrata una crescita notevole nella raccolta e avvio a riciclo di Apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee). I Sistemi collettivi dei produttori di Aee hanno raccolto e avviato a riciclo più di 283mila tonnellate di Raee, con una crescita di oltre il 13% sull’anno precedente.
Si è arrivati a raggiungere il 36% del peso medio di Aee immesse a mercato nel triennio precedente. Questi aumenti non raggiungono comunque gli obiettivi di raccolta fissati dall’Ue avendo, rispetto al target Ue del 45%, 9 punti percentuali in meno.
Un dato molto positivo è quello della raccolta nelle varie aree: è cresciuta, rispetto al 2015, di oltre 9 punti al Nord, oltre 15 al Centro e più di 22 punti percentuali al Sud. La capillarità che gli operatori della distribuzione possono garantire in fase di raccolta è un’opportunità che non è ancora stata colta appieno soprattutto a causa della mancata comunicazione al cittadino e soprattutto nel caso del ritiro “1 contro 0”. Questo purtroppo fa si che anche laddove ci siano centri dove è possibile conferire in base ai termini normativi, l’assenza di una informazione adeguata finisca spesso per vanificare questa possibilità.
Nove punti da recuperare sui target Ue di raccolta non sono tanti: il problema sta nel fatto che questi dati potrebbero essere sottostimati a causa dei produttori e importatori di Aee che operano “in nero” eludendo sia l’obbligo di dichiarare annualmente al “Registro Aee” le quantità immesse sul mercato, che quello di versare per ogni apparecchiatura il contributo obbligatorio a garanzia del corretto trattamento. I dati non dichiarati sull’immesso a consumo sarebbero circa il 40%.
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